MyMentor Book

Iniziamo da oggi a pubblicare, con cadenza settimanale, i contributi ricevuti dai membri del Comitato Scientifico, dai Mentor e Mentee che sono stati raccolti nell'ultimo anno dal nostro Ambassador Silvano Bassi.


Iniziamo con il contributo del Dott. Mauro Balordi, Direttore di Sede di Piacenza e Cremona e Direttore Ufficio Stage & Placement. 


Il progetto MyMentor, gli studenti e quella valigia da riempire...


Sono passati 6 anni da quando uno sparuto (ma ingegnoso, illuminato e lungimirante) gruppo composto da docenti e nostri laureati (già avviati a brillanti esperienze professionali) ha attivato la prima esperienza di Mentoring all’interno della sede di Piacenza e Cremona dell’Università Cattolica. Da quella prima esperienza, benché non sia passato tanto tempo, il progetto MyMentor di strada ne ha fatta tanta e da “progetto” è diventata una bellissima realtà. Quando le docenti Proff. Zuffada, Cantoni e Virtuani me ne parlarono ne rimasi entusiasta perché mi sembrava un progetto innovativo ma soprattutto un progetto di estrema utilità per i nostri giovani studenti.

Può persino sembrare ironico definire “innovativo” un progetto che si basa sul rapporto tra un soggetto con maggiore esperienza (Mentor) ed un soggetto con minore esperienza (Mentee) quando, aldilà dell’inglesismo, il termine “Mentore”, come noto, compare per la prima volta addirittura nell’Odissea. Ma nelle realtà universitarie e, ancor più nelle realtà aziendali, questa buona prassi è relativamente giovane.

Se volessi rappresentare, esemplificandole, le due figure centrali di questa attività non potrei fare a meno di disegnare un soggetto con una bussola in mano (Mentor) ed un altro soggetto con una valigia riempita solo a metà (Mentee). E dall’incontro di questi due soggetti, da questa partnership volontaria, basata sulla fiducia, da questo prezioso uno-a-uno avviene la trasmissione di esperienza e di conoscenze che diventano orientamento, guida discreta, crescita sia a livello professionale che personale. Perché è utile scoprire, come ha detto un Mentee, che “...le mie paure e le mie insicurezze, tipiche di uno studente che sta per affacciarsi al mondo del lavoro, sono le stesse che hanno avuto consulenti, manager e imprenditori che poi si sono affermati nelle loro professioni”. Ti dà coraggio e spinge il Mentee ad aprirsi con il Mentor come non farebbe con altri. Perché il Mentor è una figura importante, ma pur mettendo in campo la sua seniority non si pone come gerarchicamente superiore, anzi, diventa guida discreta che usa la saggezza maturata per aiutare un’altra persona a crescere.


E mi piace pensare che alla fine di quest’esperienza, di questo pur breve periodo al fianco del Mentor, quella valigia si sia riempita.

Mauro Balordi

Data di pubblicazione: 21/03/2022