MyMentor

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Il percorso di orientamento professionale e di avvicinamento al mondo del lavoro offerto dall’Università Cattolica (Campus di Piacenza - Cremona) e dalla direzione Stage & Placement dell’ateneo.

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L'iniziativa

Nel progetto MyMentor vengono abbinati Mentor, professionisti affermati spesso laureati dell’Università Cattolica, a Mentee, studenti della Laurea Magistrale interessati a ricevere consigli per il proprio orientamento professionale, sulla base di specifiche aree di interesse segnalate dai Mentee e a seguito del superamento della selezione. Il percorso prevede una durata dì circa 6 mesi

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Il Mentor

Il Mentor è una figura professionale con elevata esperienza che trasferisce conoscenze a un giovane in procinto di approcciarsi al mondo del lavoro, per aiutarne la crescita e consigliarlo nei dubbi e nelle decisioni.
In MyMentor il Mentor ha il compito di supportare e guidare lo studente, svolgendo il ruolo di consigliere e di guida, avendo l’opportunità di raccogliere stimoli e spunti dal proprio Mentee.

Incontra il mentor

News

progetto

Introduzione all'attività di revisione, la gestione dell'incarico di revisione (fase iniziale, fase preliminare e fase finale), fasi conclusive della revisione e formazione del giudizio professionale di revisione

Overview delle attività che il revisore deve porre in essere per accettare e iniziare l'incarico, gestione dell'incarico attraverso 3 fasi:- iniziale...

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Santo Natale 2023

In questo periodo di riflessione e celebrazione, l'Università Cattolica del Sacro Cuore si fa portavoce del messaggio di Papa Francesco, ricordandoci...

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Christmas Dinner 2023

My Mentor Cattolica: Un anno di successi e un futuro pieno di Innovazioni.

Testimonianze

Ecco alcuni estratti a testimonianza dell'ottimo rapporto che può
crearsi fra un Mentee ed il suo Mentor.

«L’esperienza di mentorship è stata per me un’occasione di orientamento professionale, basata essenzialmente su un rapporto di collaborazione e confronto diretto, da cui ho potuto trarre insegnamenti circa l’importanza delle skills necessarie per interfacciarsi al mondo del lavoro. Oltre che utile a livello professionale, tale percorso è stato un potenziale mezzo di networking, attraverso cui ho avuto modo di relazionarmi con realtà esterne all’ambito universitario, ampliando di conseguenza la mia visione di insieme delle prospettive e opportunità future. Al netto della mia esperienza, considero il progetto MyMentor un’occasione di crescita soprattutto personale, grazie al quale ho acquisito maggiore consapevolezza delle mie ambizioni e dei miei obiettivi futuri.»

«MyMentor è stata un’esperienza incredibile. L’avere incontrato il mentor in una fase cruciale della mia vita (fine laurea magistrale e conseguente inserimento nel mondo lavorativo) è stata come una benedizione. I tanti dubbi e consigli di cui avevo bisogno hanno trovato risposta. L’augurio che posso fare ai futuri mentee è di cogliere al volo questa opportunità»

«La persona giusta al momento giusto. Consigli su come accedere e crescere nel mondo del lavoro. Promessa reciproca di rimanere in contatto»

«Consapevole del senso di smarrimento tipico di un giovane studente iscritto all’ultimo anno di un corso di laurea magistrale, il supporto del mio mentor si è rivelato fondamentale nell’alimentare ed orientare il mio personale percorso di crescita. Anche se non frequenti, i momenti di confronto, oltre ad avermi fornito la giusta dose di motivazione che mi ha poi permesso di terminare con successo il percorso di studi intrapreso, sono stati essenziali per poter comprendere concretamente le differenze esistenti tra realtà accademica e realtà professionale»

«Il programma di Mentorship rappresenta una delle eccellenze dell’università Cattolica, che andrebbe replicata in tutte le università e che deve il suo successo alle professoresse Franca Cantoni ed Elena Zuffada. Per me è stata un’opportunità di crescita e confronto notevole. Nel mio Mentor, l’imprenditore Fabrizio Capocasale, ho trovato esperienza e disponibilità, oltre a pareri sinceri che mi hanno aiutato moltissimo. Ho partecipato al programma dal secondo anno della magistrale, ma se potessi tornare indietro, parteciperei dal primo anno»

«Ricordo l’entusiasmo del momento e la gioia di conoscere un professionista nel mio ambito. Il dott. Avella si è da subito posto con simpatia, gentilezza e semplicità. Un giorno gli chiesi come fosse cresciuto negli anni il suo lavoro e ricevetti una risposta semplice ma vera: mi disse “esponenzialmente alla mia voglia di fare!”, poi aggiunse, “sono come un viaggiatore, che dopo aver visitato Parigi non vede l’ora di scoprire Londra e poi Singapore e così il resto del mondo. La curiosità e la passione per lo studio sono il segreto del successo in qualsiasi professione”. In queste parole ho trovato la risposta a tutte le mie domande e la voglia di non smettere mai di imparare.»

«Ricordo l’entusiasmo del momento e la gioia di conoscere un professionista nel mio ambito. Il dott. Avella si è da subito posto con simpatia, gentilezza e semplicità. Un giorno gli chiesi come fosse cresciuto negli anni il suo lavoro e ricevetti una risposta semplice ma vera: mi disse “esponenzialmente alla mia voglia di fare!”, poi aggiunse, “sono come un viaggiatore, che dopo aver visitato Parigi non vede l’ora di scoprire Londra e poi Singapore e così il resto del mondo. La curiosità e la passione per lo studio sono il segreto del successo in qualsiasi professione”. In queste parole ho trovato la risposta a tutte le mie domande e la voglia di non smettere mai di imparare.»

«MyMentor favorisce il connubio Università/Lavoro, obbliga i Mentor a riflettere sul ruolo “sociale” che dovrebbe avere un manager moderno, funzione di guida operativa ma anche di approccio a ciò che il lavoro è come dignità per sé stessi e come protagonisti della propria crescita umana e professionale. Tutto questo si concretizza nella testimonianza di una serietà, responsabilità ed anche gioia nell’affrontare le sfide quotidiane, pertanto i Mentor dovrebbero a mio avviso avere sempre in mente il loro doppio ruolo professionale ed educativo nei confronti delle nuove generazioni. L’esperienza di MyMentor ci aiuta a tale approccio anche verso i nostri collaboratori.»

«MyMentor, un’esperienza sicuramente motivante e rigenerante. La relazione con giovani brillanti ma soprattutto curiosi fornisce sempre stimoli e spunti di riflessione anche nella vita lavorativa dei Mentor. Questo e l’appagante speranza di essere stato di supporto ad un giovane manager mi hanno portato a dare la mia adesione al programma.»

«L'interazione con il Mentor deve essere utilizzata come un simulatore per proiettare il Mentee verso la propria attività lavorativa futura. La mia esperienza è che ovviamente i candidati sono molto titubanti al principio nel mettersi in gioco ed il ruolo del Mentor è quello di cercare di metterli nella condizione giusta per potersi esprimere al meglio. In questo processo è importante per il mentee capire verso quale settore concentrare i propri sforzi nella ricerca di una posizione, valorizzare le esperienze già maturate e prepararsi alla fase successiva della propria carriera. Una buona relazione Mentee-Mentor è destinata a perdurare oltre il programma.»

«Mi sono avvicinata al progetto Mymentor grazie all’entusiasmo del prof. Chizzoniti, che ringrazio per avermi convolto in quello che considero un progetto importante, una grande opportunità, sia di confronto che di verifica delle proprie scelte personali/professionali, ma soprattutto considero il progetto come un modo per dare il proprio contributo allo sviluppo della società civile. Rimettersi in gioco, lasciare la propria confort-zone, mettersi in dialogo aperto verso i giovani, confrontarsi con le loro ansie e paure: questi rappresentano valori importanti e questi sono i motivi che mi hanno convinto a confermare la mia adesione al progetto MyMentor. Pur nelle difficoltà dettate dalle restrizioni legate alla pandemia, ho impostato la mentorship con attività di base (presentazioni di sé, letture, inviti a convegni, …) sempre orientate al confronto e alla riflessione critica.»

«L' opportunità che mi ha dato MyMentor di essere ancora parte attiva nella “legacy” degli studenti dell'Università Cattolica è per me motivo di orgoglio. Ho sempre avuto un forte legame con l’ambiente universitario. Infatti, all’UCSC ho trascorso anni stupendi e oltre allo studio ho incontrato amici con cui poi ho condiviso gran parte della mia vita. Mi sentivo in dovere di restituire qualcosa e il progetto Mymentor mi ha dato questa opportunità. Ho cercato di capire le esigenze e curiosità principali dei vari Mentee e sulla base di queste ho cercato di mettere a disposizione le mie competenze per cercare di aiutarli. Ho cercato di traferirli un concetto per me fondamentale: ''individua con cosa ti appassiona e investi tutti i tuoi sforzi per diventarne un esperto di quel settore". Spesso si incontrano studenti che sebbene agli ultimi anni di università ancora non hanno un’idea precisa di cosa vorranno fare nel mondo del lavoro. Il suggerimento che mi sento di dare è quello di prendere una strada e piuttosto cambiare rotta successivamente ma prendere una decisione e seguirla con determinazione.»

«Essere mentor di uno studente è una sfida. Fin dai primissimi incontri ti trovi di fronte a tantissime domande (alcune esplicite mentre tante altre non dette) e il tentare in qualche modo di rispondere oppure di indirizzare quesiti ed aspettative rappresenta una sfida coinvolgente e stimolante. Ho sempre tentato di aiutare il mentee dando spunti di riflessione piuttosto che risposte puntuali, ponendo ulteriori domande, lasciando un tempo di riflessione su quanto discusso, raccontando esperienze passate oppure fornendo semplici metodi e strumenti di valutazione. Ritengo il progetto MyMentor un bellissimo progetto, ad alto potenziale, con un importante contenuto etico e valoriale … e sono pronta per le prossime sfide che il progetto vorrà propormi.»

Suggerimenti e spunti

per i Mentee per impostare nel miglior modo la relazione con i Mentor.

A fronte dell’esperienza maturata in questi anni ci rendiamo conto che non esiste una linea guida definita sull’impostazione della relazione Mentor-Mentee, ma i suggerimenti che riportiamo di seguito per i nostri studenti posso essere presi come spunto per iniziare una proficua collaborazione.

La relazione con il tuo Mentor

Cerca di creare un rapporto non solo professionale ed anche in questo senso il tuo Mentor potrà essere fonte di ispirazione e potrebbe diventare un life-coach.

Sii te stesso/a

Cerca di collaborare in maniera spontanea, libera e senza pregiudizi di sorta. Durante questo semestre sarete seguiti da una persona disposta ad ascoltarvi ed aiutarvi senza darvi un voto!

Non dare niente per scontato

Anche piccoli suggerimenti o cose a volte “scontate” possono aiutare: non avere paura di chiedere un consiglio o un suggerimento anche il più banale.

Persevera!

Se dopo un paio di giorni che hai inviato e-mail al tuo Mentor non hai ricevuto risposta riprovaci, non essere timido! Come nel mondo del lavoro, è meglio chiedere che aspettare di ricevere.